But where do you come from? From the Soap Mountain?
Storia interessante… si diceva così a Roma nei tempi de “na vorta”. “Magnà er sapone” cioè fare le bolle dalla bocca. Bolle = Aria (tralaltro profumata). Mancanza di consistenza. Ovvero dire fandonie. Adulare. Truffare, imbrogliare.
E così accadde che, durante il fascismo, il Duce, impegnato in solerti spostamenti di interi quartieri, promise nuove e sfavillanti case agli sfollati, costruite nella collinosa borgata di Primavalle.
Questo valoroso quartiere Romano un po’ più alto del solito rispetto al resto, si guadagnò così l’appellativo di “montagna del sapone”, a causa della truffa con cui il dittatore mascellone li aveva raggirati. Così… chi viene dalla montagna del sapone è un ingenuo, un po’ credulone, e più in genere una vittima inconsapevole (se non altro in un primo momento visto che ben presto i Primavallesi si accorsero di quanto vacue fossero, come sempre, le parole dei politicanti).