I’m not here to dry the sea rocks
Il mio tempo è prezioso! Non lo spreco facendo cose inutili e stupide! Chiaro?!
I’m not here to dry the sea rocks
Il mio tempo è prezioso! Non lo spreco facendo cose inutili e stupide! Chiaro?!
I’m not here to comb the dolls
Se faccio una tale affermazione intendo che non sono uno che perde tempo con attività infantili, anzi!
You are looking at the hair
Sei attento ai minimi dettagli, sei pignolo!
Jump in mouth in Roman way
Una facile e veloce ricetta tipica della cucina Romana.
Resa ancora più gustosa dal fatto che si possono comodamente mangiare senza usare le mani. Infatti questi squisiti bocconcini di vitella salvia e prociutto crudo, rosolati nel burro, una volta nel piatto saltano letteralmente nelle vostre bocche, caratteristica che si associa con quella sana pigrizia che noi Romani abbiamo ereditato dall’antico “otium” (l’ozio) ai tempi dell’impero…
23 ass hole
Numerologia della tradizione Romana. 23 è associato alla fortuna. L’orifizio anale ne è il simbolo di maggior uso comune.
“Che Culo!” ovvero “che fortuna”! Strano a pensarci ve?
You shit out of the small bedpan
Questa volta hai veramente esagerato (indicando metaforicamente un’azione di cui vergognarsi molto e che ti costringerà a rimediare alle tue azioni non senza pena, dovrai infatti pulire il pavimento dai tuoi escrementi… ecco…).
Neither on Venus (Friday) nor on Mars (Tuesday), get married, leave for a journey; nor start any artistic activities
E’ un antico proverbio, legato alla superstizione che venere / venerdi’ essendo divinita’ femminile porti ozio e lussuria, mentre marte / martedi’ e’ legato alla guerra quindi e’ meglio non fare altro. In ogni caso puo rappresentare una scusa, nel caso in cui una attività abbia un esito negativo, dando la colpa al giorno in cui e’ iniziata piuttosto che ad un nostro fallimento che porti ad una sana autocritica.
A clamp and a pincushion
Dicesi di persona particolarmente restia a proferire parola. Per cui le parole vanno estratte con utensili da lavoro quali pinze o tenaglie…
Nun, your. Closed.
Modo di dire che ci riporta all’infanzia, quando da ragazzini, per le strade di Roma, si incontrava una suora, era uso comune pronunciare questa espressione, toccare un nostro amico, e incrociare le dita. In sostanza si trattava di un piccolo rito magico che ci proteggeva dalla proverbiale sfortuna portata dalla vista di una suora, e passava questa “zella” (come si dice a Roma) al malcapitato che veniva toccato, il quale a sua volta doveva essere abbastanza veloce da toccare qualcun altro, prima che questo incrociasse le dita, rendendosi immune.
Ecco l’immaginario di chi bambino è cresciuto nella stessa città dove vive il papa…
Qui trovate una dettagliata spiegazione >>
You make the omelette
Hai combinato un gran casino. In genere si associa a quando mettiamo le uova appena comprate in fondo alla busta della spesa. Esse si rompono, e il danno è fatto, stasera non mangeremo…
But who send you!
Il tuo arrivo (ma anche la tua presenza o una qualche tua azione o affermazione) è particolarmente gradito, tanto da indurre a chiederci chi sia stato ad inviarti (sottointendendo forse una qualche divina providenza)
You wanted the bicycle, and now pedal
Bisogna accettare le conseguenze delle nostre azioni e dei nostri desideri. Con la coscenza che le scelte della vita a volte ci impongono dei sacrifici.
Ad esempio: “Hai voluto creare questo sito? Ora passa ore davanti al computer trovando cose interessanti da scrivere e poi traduci centinaia di frasi e modi di dire”.
Not even to the dogs / Miss w ings dogs
Di cosa o persona (probabilmente parafrasando il cibo) che non è buona neanche per i cani che sono soliti mangiare un po di tutto senza porsi tanti problemi.
Those who do not die will see you again
Rivedere qualcuno dopo tanto tempo, suscita una reazione, non necessariamente gioiosa, infatti in alcuni casi questa frase porta con se anche un velato rimprovero.
Of pink and light blue the hick he dresses
Diciamo che non e’ proprio il top dell’eleganza indossare abiti i cui colori siano quelli sopracitati e sembra essere usanza tipica degli abitanti delle campagne…